Simone Vallerotonda

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vallerotonda

Siena – Un tappeto volante tra Oriente e Occidente

Articolo pubblicato sulla rivista “Amadeus” – Gennaio 2013
Autore: Annamaria Pellegrini

Simone Vallerotonda replica il gesto deciso dell’angelo seduto sulle nubi, accavallando la gamba: perché entrambi suonano la tiorba, la figura angelica nei cieli all’interno di una piccola orchestra alata, mentre il giovane musicista si esibisce come solista proponendo brani di compositori italiani, francesi e spagnoli dell’età barocca.

Siamo nella piccola chiesa di Santa Maria degli Angeli, dentro le mura di Siena, dove risuonavano al di là delle grate le voci delle clarisse. L’acustica perfetta e l’ambiente raccolto, permettono di recepire ogni nota delle musiche eseguite magistralmente, presentate sotto il titolo schilleriano Anche il bello deve morire! che non rimanda a una visione sfiduciata della vita ma all’adesione al bello nelle arti, da gustare
fino in fondo proprio in quanto caduco. Le note di Robert de Visée, che svegliavano il re Sole e ne accompagnavano l’ingresso nel regno di Morfeo, e quelle del suo maestro di chitarra spagnola (altro strumento suonato da Vallerotonda nel concerto, elettrizzante la sua esecuzione del Caprice de chacone), con quelle di Hieronimus Kapsberger, e l’amatissimo Marin Marais con Muzette e Badinage, con Santiago de Murcia e Bellerofonte Castaldi hanno permesso a un pubblico incantato di viaggiare attraverso i suoni dell’Europa barocca.

Annamaria Pellegrini

 


Articolo pubblicato dalla rivista musicale Amadeus – Gennaio 2013