VIVALDI Orlando Furioso 1714
Per uno di quei paradossi di cui solo la storia della musica conosce il segreto, l’opera di Vivaldi è, nonostante la folgorante riscoperta di cui ha beneficiato nel corso degli ultimi cinquant’anni, largamente misconosciuta. Come un prisma
deformante, lo straordinario successo riscontrato da un piccolo numero di concerti ha eclissato quasi per intero la proteiforme produzione del compositore veneziano, a noi oggi essenzialmente noto come autore di musica strumentale. Le ricerche musicologiche finora condotte hanno permesso di identificare 49 libretti d’opera messi in musica da vivaldi e di attribuire con certezza il suo nome a 67 lavori diversi. Queste cifre, con l’inclusione di riprese e arrangiamenti, fanno di lui il compositore d’opera più fecondo della sua epoca al fianco di Alessandro Scarlatti. Restituendo al compositore delle celebri Quattro stagioni questo aspetto fondamentale del suo genio la riproposta delle partiture torinesi permetterà così il recupero di una parte non trascurabile del suo apporto al patrimonio musicale comune.
Orchestra: Modo Antiquo
Simone Vallerotonda: Tiorba e Chitarra barocca