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Simone Vallerotonda Simone Vallerotonda

CORBETTA « La Guitarre Royalle » I Bassifondi, chitarre Simone Vallerotonda, Bor Zuljan ARCANA 5 stelle

Recensendo un disco monografico di William Carter su MUSICA 165, lamentavo
che Francesco Corbetta fosse un autore più citato e studiato che realmente suonato e registrato. Nonostante in questi vent’anni l’interesse per la musica del Seicento sia tutt’altro che diminuito, devo dire che la situazione da allora non è affatto cambiata: davvero pochissime, infatti, sono le incisioni significative su Corbetta edite in questo frattempo (ricordo in particolare un album Brilliant dell’eclettico chitarrista olandese Izhar Elias). Estremamente benvenuta e dunque la presente iniziativa di Simone Vallerotonda e de I Bassifondi, coadiuvati dal liutista (qui prestato alla chitarra) Bor Zuljan e da un terzetto vocale di lodevole eloquenza. Nonostante il titolo si riferisca alle due raccolte più mature del compositore pavese, pubblicate a Parigi nel 1671 e nel 1674, il palinsesto ha come stella polare un’estrema varieta musicale ed espressiva, attingendo da quattro raccolte, compresi i giovanili Scherzi armonici, pur focalizzandosi particolarmente sull’ultima Guitarre Royalle; e alternando danze estese, miniature, una Suite per due chitarre, quattro canzoni per due o tre voci, con un’introduzione affidata alle percussioni (evocando Lully) e in penultima posizione il Tombeau de Mr. Franc.que che Robert De Vise ́e dedico alla memoria di Corbetta. L’organico scelto per l’esecuzione o l’accompagnamento dei brani varia a seconda
della tipologia e dell’estro, impegnando via via chitarre, tiorba, colascione, suonati da Vallerotonda, Zuljan, Stefano Todarello e Gabriele Miracle, spesso coinvolgendo anche una serie di strumenti a percussione (suonati da quest’ultimo) secondo gli usi del tempo. Oltre alle deliziose canzoni interpretate da Monica Piccinini, Francesca Boncompagni e Davide Benetti, spicca la Suite per due chitarre Concert en e mi la, già incisa per Naxos un quarto di secolo fa da Eric Bellocq e Massimo Moscardo: le musiche per duo contenute nell’ultima raccolta di Corbetta sono infatti un lascito davvero innovativo, fondamentale per il repertorio. L’opera di questo nostro grande compositore, inquieto e cosmopolita, che sorprese le corti di mezza Europa mostrando tutte le potenzialità della chitarra barocca, rivive insomma in questo CD nella sua iridescenza, grazie ad esecuzioni che coniugano creatività esecutiva e consapevolezza storica.


Autore: Roberto Brusotti

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